Disabilità abili

Salicevivo – Margherita – La Badia

Salicevivo è lo specchio dei suoi associati. A volte succede che questi si facciano promotori di iniziative complicate quanto belle. E’ il caso di Luisa, proprietaria dell’azienda agricola, nonché agriturismo, “La Badia” .
Arrivata in Salicevivo per un corso, è rimasta e ha sempre guardato l’associazione dal Suo punto di vista, quello di chi sa coltivare, per cui 6 anni fa, lei e 4 sparuti soci (allora controcorrente rispetto alle idee del direttivo) diedero il via ad una microscopica piantagione di salice da intreccio. La piantagione, cresciuta di anno in anno grazie a Luisa, ha iniziato pian piano a dare salice da intreccio di qualità e nel 2016 Luisa ha pensato di utilizzarne parte per un nuovo progetto, sempre in collaborazione con Salicevivo.
Dall’incontro tra il centro socio educativo riabilitativoMargherita” di Casinina, l’azienda La Badia e Salicevivo è scaturito un progetto articolato che sta mettendo in grado i ragazzi della scuola di coltivare, raccogliere, scegliere e preparare il salice di diverse varietà pregiate, sia per la vendita diretta, sia per l’uso in laboratori di intreccio fatti su misura per loro, in cui imparare a creare manufatti che possano essere poi venduti.
   
Il primo incontro tra alcuni soci di Salicevivo, gli educatori e i ragazzi è avvenuto circa un anno fa alla piantagione, sui terreni di Luisa. Una mattinata impegnativa per tutti, ma piena di risate e disponibilità. I ragazzi sono venuti, si sono presentati, alcuni con grande esuberanza (credo di essere stata invitata anche ad un matrimonio, nel frangente) mentre altri con estrema ritrosia e tanta dolcezza, hanno guardato noi che potavamo i salici, hanno provato a turno; i più bravi e appassionati hanno continuato poi il lavoro.
Prima della merenda sono andati con Enzo a vedere cosa vuol dire fare un piccolo lavoro di intreccio, per concludere la mattinata di lavoro (dopo la merenda) provando l’operazione di scelta e smazzatura dei materiali raccolti. Sono passati mesi in cui Luisa con le educatrici hanno pianificato il proseguimento del progetto.
Lo scorso autunno abbiamo avuto un incontro con le educatrici: un pomeriggio di intreccio in cui io, Viviana e Luisa abbiamo fatto loro vedere e rifare alcuni oggetti di salice, con l’intenzione di capire quali potessero essere effettivamente alla portata dei ragazzi e, perché no, anche quali tra loro fossero portate per quel tipo di laboratori. Martedì scorso, infine, prove generali con Roberta, Walter, Sergio, Viviana, Antonio ed Enzo: intreccio di strutture di sostegno per piante, o come dicono quelli che vogliono darsi un tono “piccole architetture da giardino”. Giovedì e oggi finalmente, a oltre un anno dalla partenza, laboratorio coi ragazzi che hanno creato con le loro mani le strutture proposte. Quando sono andata a scattare le foto, ho rincontrato i ragazzi, stavano tutti lavorando in armonia e allegria e devo dire che sono pure bravi!
   
Ridevano e un paio, ricordandomi dallo scorso anno mi hanno anche fatto qualche scherzo. Mentre ero lì a fotografare mani che lavoravano c’era un’atmosfera serena e rilassata come capita raramente. Poi Luisa mi ha fatto vedere i lavori che hanno fatto ieri: spettacolari. Spero che anche il passo successivo e cioè di vendere le strutture-sostegno abbia un successo tale. Mercoledì e giovedì prossimo si replica… e andremo avanti così, fino a dove? E chi lo sa! L’importante alla fine è il viaggio, la compagnia, la strada… la meta si vedrà…

Betta Calzini

Urbino, 10 marzo 2017