SALICE VIVO approda in sardegna
Invitata dalla Proloco e dal Comune di Santa Giusta (Oristano), una nostra delegazione ha partecipato alla famosa manifestazione IS FASSOIS che ogni anno si svolge sulle rive dello stagno locale.
L’evento unico del suo genere vede protagonisti i fassoni una tipica imbarcazione realizzata con erbe palustri (lisca e giunco) che veniva utilizzata in laguna e nelle paludi vicine per la pesca col palamito, con le nasse, con le reti.
Ambientata all’interno di un bellissimo boschetto di eucalipti la festa si svolge nell’ultimo fine settimana di agosto e richiama gli artigiani del Campinese con i loro manufatti. Quest’anno si e’ voluto abbinare all’arte della costruzione dei fassoni anche gli intrecci nell’espressiva arte dei cesti.
I nostri soci Caio ed Elis sono stati pertanto invitati ad esibirsi nella costruzione del loro cesto tradizionale della Lessinia veronese affiancandoli ad un cestaio locale che intreccia l’olivo e la canna.
L’ospitalità sarda ha dato il meglio di se offrendo tutta l’assistenza necessaria affinché le dimostrazioni avvenissero in contemporaneità alle tradizionali sfilate dei regatanti in costume tradizionale di Santa Giusta.
Inoltre i cestai hanno potuto socializzare con gli organizzatori ben guidatj dall’instancabile Vittorio presidente della proloco locale sedendosi al loro desco per gustare i prodotti che lo stagno offre : anguille, muggine, granchi e bottarga.
I numerosi partecipanti alla festa hanno cosi potuto conoscere dei manufatti diversi dai loro fatti con materiali vegetali a loro perlopiù sconosciuti.
Di per contro la nostra delegazione ha conosciuto nuove modalità d’intreccio che andranno ad arricchire il patrimonio culturale della nostra associazione.
Molto gradito l’invito del sindaco di Castelsardo che ci ha proposto di visitare il famoso museo dell’intreccio dell’omonimo paese.
L’incontro ufficiale con il dottor Nicola Russo direttore del museo ha potuto svolgersi qualche giorno dopo la regata de Is Fassois durante il quale vi è stato un proficuo scambio di informazioni tra le diverse forme della cesteria sarda e quella continentale.
Il museo è stato ricavato all’interno del castello medievale e contiene un patrimonio della cesteria mediterranea. Come Associazione abbiamo donato al museo un nostro cesto, un manuale che narra la sua storia nonché le modalità per l’intreccio.
Il direttore ha contraccambiato regalando per il nostro piccolo museo un bellissimo cesto tipicamente costruito con fieno marino e rafia, che arricchirà la nostra ben nutrita raccolta di cesti.
La pubblicità cartellonistica e mediatica fatta all’evento ha inoltre richiamato altri cestai che da altre località (Cagliari ed Olbia) che hanno così potuto confrontarsi con i nostri cestai.
Da questo evento pensiamo possa continuare anche per il futuro una collaborazione che porti la nostra associazione ad affermarsi ancor più a livello nazionale quale promulgatrice di un’arte antica che, se ben conservata attraverso l’intreccio continuo di esperienze così culturalmente diverse ne scongiuri la cancellazione dalla memoria delle popolazioni che ci succederanno.